Fallimento


Fallire o non ottenere i risultati sperati, scoprire i propri limiti è doloroso, inevitabile ma lascia sempre un po’d’amaro in bocca.

A volte capita con qualcosa in cui volevi credere, che poteva essere un’opportunità, qualcosa che pensavi fosse in te e per te.

Sono talmente vinto a volte che cerco di resettarmi il più velocemente possibile, facendo in modo che le cicatrici non diventino più profonde. Mi inganno, per poter andare avanti, anche se un po’ ho deluso me stesso oltre che gli altri.

Cadere fa parte del cammino, è anche troppo facile talvolta. Molto duro, soprattutto con sempre più anni sulle spalle, rialzarsi.

Mi sembra di strisciare invece che camminare. Con gli occhi che ogni tanto si sollevano per restare abbagliati dalle illusioni e le speranze. Provo a poggiare i palmi delle mani il più solidamente possibile a terra e tento di tirarmi su, abbasso la testa e faccio forza anche con la schiena, striscio un ginocchio e provo a poggiare un piede per aiutarmi nell’impresa con le gambe. Anche l’altra gamba segue, conscia che lo stare ritto in piedi sarà per poco e forse inutile, ma vale la pena anche solo per un attimo respirare l’aria che c’è lassù, dove vivono la sicurezza in sé stessi e la forza di essere liberi.

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