Mi son detto...
Penso che il sistema sia sbagliato.
Il commercio per esempio: l’unico scopo è il profitto, fare soldi, denaro che serve per cosa?
Per comprare cibo necessario alla sopravvivenza, un mezzo di trasporto, un posto dove vivere e poi? Il benessere, lo svago, i vizi oppure la cultura, fini superiori come il sostegno e l’aiuto a che è più debole o sofferente? Giusto per fare un esempio e capire.
I soldi vengono usati per lo più a coltivare il proprio piccolo orticello, a difenderlo coi denti da chiunque osi violarlo.
Orto che diventa valore assoluto, espansione o addirittura espressione, essenza di noi stessi.
Non siamo il lavoro che facciamo, l’auto che guidiamo, i vestiti che indossiamo, la casa in cui viviamo, siamo entità in più al mondo.
Al pianeta, all’universo intero non importa un tubo se noi ci siamo o meno, figuriamoci se siamo felici o no!
Cerchiamo un senso alla vita perché siamo egocentrici e sopravvalutiamo il fatto di essere al mondo.
Ognuno di noi è unico, ma questa unicità è normale, comune, una costante, non è qualcosa di eccezionale.
Anche un gatto ha la stessa unicità e tende a preservarla per spirito di conservazione.
Noi uomini andiamo oltre, tendiamo all’esaltazione, a esagerare, a sopravvalutare la nostra esistenza.
Un valore certamente il genere umano ce l’ha: siamo esseri autocoscienti, in grado di conoscere dati sulla realtà che (probabilmente) gli altri esseri viventi sul pianeta non sanno.
Tornando al discorso iniziale, valorizziamo chi fa i soldi, chi sa vendere come se fosse un pregio, un obiettivo e costante di vita. E’ sbagliato!
Gli unici valori sono la vita, la conoscenza e la sua condivisione, che porta al miglioramento e alla crescita della nostra condizione temporanea sul pianeta.
Non siamo una civiltà terrestre come appare in innumerevoli libri e film di fantascienza.
Le condizioni geografiche creano delle diversità, O.K., ma queste ultime sono esaltate da un sistema che tende a dividere, diversificare, in un modo violento che sembra insanabile.
Siamo o no la razza umana?
Se dovessimo svegliarci domani e scoprire che un’orda di alieni assassini volesse invadere
Se ognuno continua a pensare al proprio orticello, ne dubito fortemente.
Il pianeta ci concede risorse meravigliose per tutti. Possibile che solo pochi possano accedervi e ridistribuirle a un gruppo ristretto?
La tecnologia e il progresso sono per tutti?
Che senso ha dare un P.C. a manovella ai popoli del terzo mondo?
Per permettere loro di vedere quanto stanno male e desiderare un mondo migliore che probabilmente non avranno mai?
Cos’è un contentino per non sentirci in colpa?
Commenti
Secondo, ti ringrazio per il commento.
Non ero sicuro di pubblicare tutti i miei pensieri astrusi, poi mi son detto...blogghiamo????
Terzo, ho visto "Into The Wild", mi è piaciuto davvero tanto. Sono curioso di leggermi il libro.
Ciaoooooooooooooooo, che palleeeeeeeeeeeeeeeeeeee :)))))))