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Visualizzazione dei post da luglio, 2010

Pausa forzata.

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Mi scuso fin da ora con i pochi che seguono il mio blog e con chi mi stimola a scrivere più spesso. Purtroppo ho avuto una rivoluzione improvvisa sul lavoro che sta assorbendo tutto il mio tempo e i miei pensieri. A volte tocca proprio giocare con la "M". Sto lavorando per tornare al più presto ad una nuova vita, più  serena piena di post(s) ^_^

BRAAAP !

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BRAAAP !!!!! Onomatopea che traduce il suono del motore di una moto da cross quando "apre" il gas. Il motocross è stato il primo sport che mi sono scelto da solo, dopo aver visto alla TV una gara del MotorShow di Bologna. Avevo qualcosa come 13 / 14 anni, corsi subito dal mio vecchio e gli chiesi: voglio (verbo utilizzatissimo da me all'epoca) la moto per fare il cross. Al che il mio vecchio rispose, come al solito, sì, va bene, nella speranza che mi sarebbe passata di lì a poco, come tante altre volte era successo. Ma stavolta ero convinto, come lo sono stato inseguito con lo snowboard, e non ho mollato, la moto doveva arrivare ed essere da cross. Non mi interessava per niente avere il motorino, come i miei coetanei, per andare in giro a fare le "penne" (non quelle da mangiare), io invece volevo fare i salti, le derapate, andare in fuoristrada, con casco e tutto il resto. Per questo dopo un po' i miei hanno ceduto, visto che in una pista e con t

Mondiali con papà.

14 giugno 2010 Oggi ho visto una partita dei mondiali di calcio in Sudafrica: Giappone – Camerun. Il Giappone ha vinto 1 – 0. Ho aderito ad un'offerta della TV Satellitare per poter vedere sia questa che tutte le altre partite del Campionato del Mondo di Calcio 2010. Inizialmente non mi interessava spendere dei soldi per vedere le partite non trasmesse dalla TV nazionale, la RAI, poi ho pensato a mio padre, al fatto che è ammalato e che i suoi momenti di tranquillità li trascorre davanti alla TV, spesso guardando le partite di calcio. Questo poi potrebbe essere l'ultimo Mondiale che vede ... Abbiamo visto la partita odierna in officina, grazie ad un vecchio televisore recuperato per l'occasione. Mio padre non ha visto tutto l'incontro, ma quando era lì con me e i suoi operai, col sigaro in mano e lo sguardo all'insù verso lo schermo, l'ho visto sereno, rincuorato dalla nostra presenza, che gli ha fatto dimenticare per un po' la sua malattia e la trasfusione